Pasticceria Ghigo

EPIC di valore storico, artistico e culturale

Da latteria nell’Ottocento a pasticceria ai giorni nostri. A pochi passi da piazza Vittorio, Ghigo oggi è un’attrazione per i turisti e un riferimento storico per i torinesi, che nei giorni di dicembre si ritrovano in lunghe file per acquistare la Nuvola, il pandoro simbolo di questa attività.

La latteria apre nel 1870. A quei tempi, il latte veniva distribuito per le strade di Torino in cisterne trainate da cavalli, mentre sul retro del locale si producevano formaggi freschi di vario tipo. La famiglia del fondatore, Bartolomeo Ghigo, attraversa più di cento anni di storia: le sue antiche ricette sono conservate nel segreto di generazioni, e ancora oggi sono alla base di croissant e altre specialità.

È negli anni Cinquanta che l’attività si trasforma nella cremeria-pasticceria che conosciamo oggi. I locali si ampliano, coinvolgendo anche gli spazi dell’ex macelleria a fianco. Se interni e esterni sono ristrutturati, la storica devanture in legno resiste al tempo.

Ma passiamo alla star di pasticceria: la Nuvola di Ghigo — basta vederla esposta tra le vetrine per intuire l’origine del nome. Si tratta di un pandoro classico, a lievitazione naturale e privo di conservanti, completamente avvolto da una crema al burro e ricoperto di zucchero a velo. Il segreto per tanto successo? Il segreto della ricetta, inventata dalla famiglia agli inizi del Novecento.

Perché comprare vicino?

Affinché diventi un piacere passeggiare per Torino.

Giulio Laucello
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