perché comprare vicino?
Perché comprare lontano?
Andrea Sacco Chave
EPIC di tradizione
Una storia dalla Provenza a Torino. Chave è il cognome del tappezziere francese che, nel 1890, sceglie di avviare la sua attività in Vanchiglia. Nel dopoguerra, il nonno dell’attuale proprietario decide di ampliare l’offerta agli oggetti di arredo — è lui il primo in città a proporre il modello della cucina componibile come alternativa al blocco unico, standard dell’epoca.
Oggi si parla di progettazione. Il negozio non è più solo un punto vendita: alla ricerca dei prodotti, simboli del gusto e della sensibilità di chi guida l’attività, si aggiunge il compito, impegnativo quanto affascinante, di costruire ambientazioni complete e coerenti in tutti gli aspetti.
Scelta degli articoli, illuminazione, accostamento dei colori: è un mestiere che si fonda sulla cura del dettaglio, e quindi sulla fiducia di architetti, artigiani e collaboratori che contribuiscono al servizio. Un progetto nasce dal dialogo con il cliente, ed è ben riuscito quando fa incontrare il desiderio con gli spazi e le risorse a disposizione.
Accanto a tavoli, letti, cucine e lampade, completa l’ambiente una selezione di opere d’arte che invitano all’interazione, avvicinando il negozio alla dimensione viva della casa. Affacciato su via Pietro Micca, Chave accoglie da sempre iniziative culturali, rimarcando il suo entusiasmo per quello che, al di là dei numeri, “dà respiro”.