Immagina un villino di inizio Novecento dal tetto a punta, con davanti una serra verde a fare da veranda e spazio espositivo. È il regno vegetale, un po’ fantastico e fiabesco, di Maria Cecilia Serafino, scultrice floreale.

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Dentro il “flower atelier”, anche se la definizione più adatta sarebbe più semplicemente “studio”, ogni angolo è occupato dalle creazioni floreali, in vendita libera o preparate su commissione per matrimoni, eventi aziendali o pubblici. Tutto passa dalle mani esperte di Serafino, che con un tocco talvolta zen, sempre originale, fa di piante e fiori veri e propri veicoli di emozioni, un linguaggio di espressione dell’interiorità. Tra mazzi, centrotavola, opere alle pareti ed elementi scenografici è facile farsi stregare.

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Dopo anni di negozio in corso Vittorio, Serafino ha abbandonato il caos e le macchine in doppia fila: oggi Scultura Fiori è frutto della ricerca di un luogo dove creare un piccolo mondo di cura e di pace. Insieme a una grande varietà di piante, popolano il giardino le creazioni che hanno recitato nelle mostre e negli spettacoli teatrali dell’artista. Ecco che anche un’orangerie, seminterrata come quella del nonno e nello spirito dell’epoca della casa, può diventare un luogo di cultura.

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