Savurè

EPIC innovativo e di eccellenza

Non è un classico ristorante, e nemmeno un semplice pastificio. Ama definirsi “pastificio con cucina”, e non ci sono dubbi che qui la pasta sia di casa come recita il suo motto.

Il nome Savurè viene dalla parola piemontese per “sapore”, e insieme a ragù e carbonara qui i sapori del Piemonte non mancano. Nel pastificio con laboratorio a vista, locale Maestro del Gusto di Torino, si possono assaporare agnolotti, ravioli del plin o i tajarin, preparati con 24 tuorli per ogni chilo di farina. In tutto sono tredici formati, da abbinare a tredici diversi condimenti. Fra questi spicca quello con burro al tartufo, salsiccia cruda di Bra e nocciole, che rende protagonisti i grandi ingredienti della regione. La cucina prepara anche dolci (fra tutti il tiramisù, con crema al mascarpone e biscotti che ricordano i krumiri) e propone menù pranzo e degustazione, dove assaggiare cinque piatti diversi.

Il ristorante si distingue anche per l’impegno sociale. Prima dell’orario di chiusura, Savurè vende a metà prezzo quanto rimane della pasta preparata in giornata (fra i 60-80 chili al giorno) per contrastare lo spreco alimentare. Dal 2023 collabora con la Casa del Quartiere di San Salvario per un progetto di “spesa sospesa”: ogni giorno i clienti possono fare una donazione ai più bisognosi e Savurè ne raddoppia l’ammontare trasformandolo in pasta fresca da distribuire alle famiglie in difficoltà.

Perché comprare vicino?

Per la bellezza dello scendere a fare le compere. Perché è un sostenersi a vicenda.

Chiara Sofi
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