Superata la grande insegna luminosa, a saltare all’occhio è l’arredamento anni ’60, periodo in cui la famiglia Baudracco rilevò il locale. Tutto è stato preservato, restaurato: dai frigoriferi con le porte originali ai rivestimenti in legno che richiamano una baita.

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La varietà culinaria offerta non lascia indifferenti: fra acciughe al verde, lasagne, secondi di pesce, pesche ripiene, formaggi e salumi del territorio, panetteria e vini, a un amante del buon mangiare può venire il capogiro. I piatti hanno mantenuto la loro forte identità, ma con un occhio all’innovazione e alla creazione di nuove ricette. È il caso del Polpo Zucchinello, con zucchine, aneto e melagrana.

Il più è però nascosto alla vista, e inizia nella meticolosa scelta dei produttori, che vanno incontrati di persona, e delle materie prime. Dietro ai prodotti della gastronomia ci sono cura rigorosa e una grande attenzione al dettaglio.

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I Baudracco si occupano di tutto nel grande laboratorio attrezzato, dalla preparazione dei sottaceti dell’insalata russa all’infusione della lingua salmistrata. Qui si preparano persino i prosciutti, che vengono salati e cotti. Il grano viene macinato lentamente in un mulino che grazie alle basse temperature ne conserva le proprietà nutrizionali. Il macchinario per la lievitazione del pane, costruito dal signor Baudracco stesso, sfrutta la circolazione dell’acqua calda risparmiando energia. È la cura artigianale l’ingrediente per un’eccellenza gastronomica che va dalla A alla Z.

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