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Massimiliano Massia
EPIC di valore storico, artistico e culturale
La passamaneria è l’arte minuziosa dietro alle bordure che decorano o rifiniscono abiti e oggetti. A Torino la storia di questa tradizione passa anche dal nome di una famiglia legata a doppio filo all’industria tessile.
I Massia, attivi come tessitori da fine Seicento, diventano passamantieri nel 1843. La trasformazione è guidata dal corso della storia e dalla domanda del mercato: nell’Ottocento i Massia diventano fornitori della casa reale, della Chiesa e dell’esercito. La bottega di via Barbaroux risale al 1880, come ricordano il bancone e gli alti mobili in legno. Oggi il punto vendita, che continua a rifornire le famiglie torinesi più antiche, è una rarità in tutta Italia.
Lo spazio rappresenta una piccola parte dell’attività. Lo stabilimento produttivo, che accoglie anche i macchinari storici e un museo dedicato, è nel comune di Pianezza, lungo le sponde della Dora. Là è dove nascono i prodotti, articoli destinati ad ambienti di massimo pregio in tutto il mondo – dalla Casa Bianca a Washington al Palazzo reale di Dresda, dal Teatro Bolshoi di Mosca alla Fenice di Venezia.
Il mestiere è un mix entusiasmante di creatività, storia e sapere artigianale – l’esperienza garantisce a Massimiliano Massia, volto della sesta generazione, la direzione creativa delle collezioni oggi. Accanto alla riproduzione dei modelli storici, la passamaneria incontra infatti la sperimentazione nelle collaborazioni con le case di moda e nelle installazioni artistiche. L’archivio è sempre la base di partenza: se la moda è ciclica, consultare le intuizioni avute in passato dagli artigiani del re aiuta a intuire meglio il presente.